Prologo

mercoledì 5 febbraio 2003

Carissimi Gianni e Betta, vi volevamo avvisare che la Rai per Pasqua organizza un bel viaggetto a S.Pietroburgo e Repubbliche Baltiche. Che ne pensate? Vi interessa? Daniela (l'accompagnatrice tanto simpatica quanto ben preparata della Garden Travel) segue il primo turno ed abbiamo scelto questo. Potrebbe essere l'occasione per stare e viaggiare insieme ancora una volta. Un caro saluto e buon anno.... viaggioso!

 

lunedì 10 marzo 2003

Carissimi Paolo e Simonetta, hanno accettato la nostra domanda per partecipare al primo turno del viaggio delle capitali baltiche. L'appuntamento é per la mattina di sabato 12 aprile al terminal per l'imbarco a Roma.

lunedì 7 aprile 2003

Carissimi Gianni e Betta,come vanno le cose? Vi state preparando per il viaggio? Avete iniziato a studiare le varie lingue ed abitudini della gente locale? Avete fatto cyclette per almeno due ore ogni giorno per allenarvi alle varie corse a cui saremo sottoposti? Noooo…. Ahi, ahi e come farete che tra poco si parte?

giovedì 10 aprile 2003

Carissimi Paolo e Simonetta, Per il momento la preparazione si é limitata ad una spasmodica ricerca di guide, con scarsi risultati. Da alcuni giorni seguiamo preoccupati le temperature dei paesi che visiteremo: poche sono previste sopra lo zero. Non sappiamo come vestirci e ci domandiamo se portare l'attrezzatura da sci. Questa notte ho sognato che ero in viaggio, guidavo il pullman, non riuscivo a stare attento alle spiegazioni. La guida mi interrogava e non riuscivo a rispondere: un vero e proprio incubo. Mi sono svegliato e non riuscivo più a prendere sonno perché facevo e rifacevo mentalmente l'inventario delle cose da mettere in valigia, che erano sempre troppe. Meno male che dopodomani partiamo!

 

Sabato 12 aprile 2003

"Pronto Simonetta, siamo sul treno diretto a Fiumicino, arriveremo con qualche minuto di ritardo all'appuntamento".

"Non ti preoccupare! Noi siamo in autostrada, ci vediamo fra poco".

Questa volta non sono preoccupato. Stiamo per giungere all'appuntamento della partenza del tour organizzato dalla Garden travel che ha come meta Helsinky, le Capitali Baltiche e San Pietroburgo. Siamo partiti da Bologna dopo solo tre ore di sonno. Non potevamo rinunciare all'appuntamento organizzato dai Lions per la conclusione dei lavori di restauro della Basilica di San Luca. "Finirà presto" aveva assicurato Patrizia, moglie del mio amico Franco che ci aveva invitato. Ma il presto significava mattina presto. Siamo rientrati alle 1,30 e prima delle due non abbiamo chiuso occhio. Alle cinque siamo già svegli. Fuori cade un'abbondante ed insistente pioggia e la temperatura é bassa. Il nostro abbigliamento invernale non é troppo fuori luogo. Adesso che siamo a Roma ed il sole é riapparso teniamo in braccio pelliccia e piumone e temiamo di aver esagerato nella scelta dell'abbigliamento.

Dopo pochi minuti raggiungiamo Paolo e Simonetta, collaudati compagni di viaggio che sono stati con noi in Yemen ed in Andalusia.

Siamo gli ultimi. Ci accoglie con un sorriso Daniela Batoni, la nostra accompagnatrice: "Abbiamo saputo che a Lei é stato affidato il primo turno del viaggio, non abbiamo più avuto dubbi ed eccoci qua!"

Alle 11.50 ci imbarchiamo sull'aereo e alle 12.30, con qualche minuto di ritardo, decolliamo. L'atterraggio, dopo 2.400 chilometri e tre ore e cinquanta minuti di volo, é previsto per le 17.30 locali.

Cerchiamo di schiacciare un pisolino, ma siamo interrotti dalle hostess che cominciano la distribuzione delle bevande. Sui carrelli vediamo solo succhi di frutta e acqua, ma poi ci accorgiamo che servono bottigliette di vino a volontà. C'é chi ne prende una serie. Arrivano le vivande ed ecco che per ben cominciare nel piatto unico che viene servito troneggiano degli champignon. Sono allergico ai funghi e ingerirne poche spore mi rovinerebbe il viaggio. Ripiego su due panini imburrati e mi consolo con l'ottimo vino rioja che ci hanno servito. Terminato il pranzo le hostess ripassano con altre bevande una volta e una volta ancora. Sembra un aeroplano di etilisti e ho il timore che qualcuno non riuscirà a scendere con le proprie gambe.

All'arrivo prendiamo contatto con il tempo classico del luogo: cielo grigio e freddo pungente. Maria, la nostra guida, ci informa che ieri era già primavera. C'erano 15 gradi e la maggior parte della neve rimasta si é sciolta, ma oggi il freddo é ricominciato. Scendiamo all'hotel Sokos, in pieno centro. Il nostro arrivo é quasi contemporaneo a quello di un pullman di turisti giapponesi e nella piccola hall ci pestiamo i piedi. In pochi metri sono radunate un centinaio di persone che cercano di impossessarsi della chiave della propria stanza. Chi, come noi, é riuscito nell'intento non riesce a muoversi. Pestiamo qualche piede e sgomitando raggiungiamo gli ascensori. Dopo pochi minuti passati in camera, siamo in strada per prendere confidenza con la città. Abbiamo chiesto una piantina e ci siamo fatti indicare dove si trova l'albergo, ma facciamo fatica ad orientarci. Non capiamo che all'angolo delle strade il nome della via é indicato in due lingue: suomi e svedese, mentre sulla carta ne é indicato uno solo, ora in una lingua, ora in un'altra senza una logica apparente. Dopo vari tentativi riusciamo a trovare una strada riportata sulla pianta ed a orientarci.

Un gruppo di ragazze si avvicina e ci ferma. Una di loro fra una settimana si sposa e stanno facendo una specie di festa di nubilato. La futura sposa é mascherata e vuole rappresentare il personaggio femminile di una striscia locale di fumetti. Porta una parrucca riccia nera, un paio di pantaloni larghi rossi a quadri. A tracolla ha una borsa in cui tiene un piccolo mattarello e dei dolci a forma cilindrica che offre ad uno di noi.

In braccio ha un pupazzo che raffigura un maiale che é il personaggio maschile del fumetto. Consegna una striscia del fumetto ad una delle signore. In modo canzonatorio probabilmente cercano di esorcizzare gli aspetti negativi della futura vita di coppia.

Proseguiamo, passiamo davanti alla stazione e alla cattedrale e torniamo in albergo per la cena.

I camerieri fanno fatica a tenere pieni i cestini del pane. Ne consumiamo una quantità per loro impressionante.

Ci servono un'insalata mista scondita con pomodori e cipolle, poi un piatto con una patata intera al forno, salmone e verdure lesse. Un gelato di frutta (lamponi e more artiche) e per finire té e caffé.

Betta non rinuncia ad un giro per vedere la città illuminata di notte. Raggiungiamo il porto e ci impressiona vedere il mare ricoperto di lastroni di ghiaccio. Un traghetto che sta rientrando, nell'urtarli provoca un rumore sordo che assomiglia ai botti dei fuochi d'artificio in lontananza. Per le strade il traffico é scarso e le poche macchine che transitano sfrecciano a velocità sostenuta.

Alle 23 ora locale, (22 in Italia) torniamo in stanza e cerchiamo di recuperare un poco di sonno

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