Lunedì 15 giugno 2015
La giornata è limpida e in camera entra un sole caldo. Tutti puntuali, si parte in orario. Questa mattina a rallentare la nostra marcia non c'è la corsa ciclistica ma il traffico del lunedì per il rientro al lavoro. Dobbiamo sempre attraversare il centro per raggiungere l'autostrada e dirigerci ad ovest seguendo la costa. Impieghiamo più di un'ora per uscire dalla città e raggiungere l'autostrada in direzione di Lione. Poco dopo ci fermiamo per un'emergenza fisica di alcuni di noi e alle 10.20 ripartiamo diretti verso la nostra prima tappa che dista ora 18 chilometri: Saint Remy dove nacque Nostradamus.

La strada che porta al paese è contornata da grandi platani. Scendiamo davanti alla chiesa che è stata rifatta in stile neoclassico. Nella facciata un ampio colonnato. L'interno buio e grigio è annerito dal fumo delle candele e dall'umidità. Bello il campanile gotico che è l'unica cosa rimasta dell'antica chiesa. Ci addentriamo nelle strette strade del paese e ci fermiamo davanti alla casa dove Nostradamus è nato nel 1503. Proseguiamo per raggiungere la piazza dell'hotel de la ville quindi ci fermiamo davanti ad un incrocio dove è stata realizzata la fontaine Ancienne eretta nel 1814. Dopo alcuni anni vi è stato posto il busto dell'illustre personaggio.

Potremmo partire subito per raggiungere la prossima meta ma non è possibile negare alcuni minuti per un improbabile shopping nei piccoli e poco forniti negozi locali. A pochi chilometri dalla città i resti dell'antica Glanum con un arco trionfale ed un mausoleo denominati les Antiques, uno a fianco all'altro. Il mausoleo alto 18 m è pressoché intatto mentre l'arco di trionfo è mutilato nella parte alta e conserva le statue dei galli vinti.

Nella volta dell'arco si nota una bella decorazione a rilievo. Dalla parte opposta della strada si trova la via che porta al monastero agostiniano di San Paul de Mausole che fu destinato, dopo la rivoluzione francese a ospedale psichiatrico dove fu ricoverato per un anno Vincent Van Gogh. Qui ha dipinto alcuni dei suoi quadri più famosi. Le riproduzioni sono disseminate lungo la strada di fronte ai probabili soggetti ritratti assieme alle copie delle lettere in cui pittore raccontava della loro realizzazione. Salvatore si sofferma davanti ad ogni riproduzione dando abbondanti spiegazioni. Visitiamo la chiesa ed il magnifico chiostro. Dietro agli edifici un erbolario con un campo di lavanda ormai in fiore. Al piano superiore una ricostruzione dell'ipotetica camera del pittore e in un'altra le vasche per il bagno freddo per i ricoverati ed una sedia rotelle d'epoca con i fori per le funzioni fisiologiche. Proseguiamo per les Beaux de Provence, che si trova sopra uno sperone roccioso davanti alla valle dell'inferno.

Si dice che Dante abbia trovato qui ispirazione per la sua Divina Commedia. Pranziamo al ristorante la Reine Jeanne in una sala panoramica sopra la valle all'inizio del paese. Ottime le melanzane, curioso il petto di pollo all'anice stellato. Partiamo per un giro lungo le due strade del paese, visitiamo il museo de Santons dove sono esposte figurine per presepi, anche se il fondatore ha iniziato la raccolta con figurine laiche che rappresentavano varie attività del paese. Salvatore ci lascia un poco di tempo libero per fare acquisti durante il ritorno verso il pullman.

L'appuntamento è per le 16 ma siamo tremendamente in ritardo. Ci aspettano ancora due visite da programma e tanti sono i chilometri da percorrere. Passiamo davanti a Gordes e ci dirigiamo verso l'abazia di Sénanque. Ci fermiamo lungo la strada in una piazzola per fotografare dall'alto il complesso monastico. Quando arriviamo sono passate le 17,30. Salvatore ci porta subito nella libreria del complesso dato che chiude alle 18 ed i bagni sono all'interno.

Nel frattempo nella chiesa è iniziata una delle sette messe della giornata e non è possibile effettuare visite. Tutto e già sprangato e dobbiamo ritornare al pullman anche perché il ritorno a Marsiglia deve avvenire entro le 21. Giovanni, il nostro simpatico autista napoletano, deve chiudere il pullman fermare il disco che registra l'attività del mezzo che non ammette deroghe, dato che non si può utilizzare la vettura più del consentito.

A Gordes ci fermiamo in un punto panoramico per fare fotografie senza entrare nel paese arroccato su un contrafforte di fronte alla valle. Curiosi i muretti a secco che delimitano le proprietà. La sommità è formata da pietre poste verticalmente una a fianco dell'altra perpendicolari al muretto. In questo modo si ottiene una maggiore coesione delle pietre che non hanno leganti. La serata è stupenda.

Il sole al nostro arrivo a Marsiglia illumina la città facendo risaltare la bellezza dei suoi monumenti. Arriviamo all'albergo poco prima delle 21 e Giovanni riesce a fermare il disco segnatempo del pullman in modo da non rischiare una forte sanzione ad un possibile controllo.

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