Lunedì 5 marzo 2007
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Martedì 6 marzo 2007 . Mercoledì 7 marzo 2007 |
Nell'ampio cortile un folto gruppo di piccioni mangia i semi che man mano un addetto sparge a terra. Non so se lo stia facendo per aumentare il numero dei volatili attorno al monumento o per preparare il lancio di una rete. Sul lato est si aprono due terrazze verso il Forte Rosso di cui riusciamo ad individuare la sagoma in controluce. |
Nel centro del cortile la vasca per le abluzioni e sul lato ovest un porticato con al centro la cappella che indica la direzione della Mecca. Non ci sono altre sale. Per terra una serie di riquadri indicano il posto di ciascun fedele per la rituale preghiera. |
Talloniamo due autobus locali: due camion con il cassone pieno di persone accovacciate. Su quello più vicino a noi viaggiano le donne sorvegliate da un solo uomo, sull'altro gli uomini. Attaccate alle alte sponde delle sacche. Interi villaggi fanno così dei pellegrinaggi a basso costo. |
Ci sciorinano una serie di tappeti dopo averci fatto vedere un telaio davanti al quale lavora un uomo. La trama del disegno è riportata con una serie di numeri su strisce di cartone che man mano il tessitore consulta come uno spartito. |
Quando risaliamo in pullman troviamo una nuova coppia di piccoli acrobati. (la prima l'abbiamo incontrata davanti all'emporio di artigianato). Lo spettacolo è triste ed Alex ci racconta, una volta risaliti in pullman, che si tratta di una nuova forma di accattonaggio iniziata solo da alcuni anni e non gli sembra sia il caso di incoraggiarla. Dopo aver pranzato andiamo a visitare il Qutb Minar, un'alta torre accanto ad una moschea costruita nel dodicesimo secolo, utilizzando le pietre di un tempio induista preesistente. Molti gli indiani in visita al monumento che è la più antica moschea con cortile esistente in India. |
Diamo un'occhiata al Shra Lakshmi Narain Temple, tempio induista di recente costruzione in cui non possiamo entrare e scattiamo solo alcune foto all'esterno. Siamo continuamente attorniati da una serie di venditori e mendicanti che petulanti si avvicinano e, se non gli dai retta, ti toccano. Un ragazzo mi ha preso di mira e mi segue continuando a mostrarmi un album con una piccola raccolta di francobolli. Comincia a chiedermi 2400 rupie e, nonostante cerchi di non dargli retta, continua ad insistere ed a calare, arrivando alla metà del prezzo iniziale. |
Poi cambia tattica e comincia a chiedere quanto vorrei offrirgli. |
In pullman si diffonde il panico: è stato visto un topo! Immediatamente gli ultimi posti si vuotano. Dash, con molta prontezza, afferma che oggi è il giorno di Ganesh e chi vede un topo, che è la sua cavalcatura, diventa fortunato. Non si sa se per la speranza di rivedere il topo o tranquillizzati sulla non pericolosità del povero animale la situazione si normalizza e del topo, più spaventato degli occupanti del pullman, si perdono le tracce. |
Costoro si distinguono dal resto della popolazione per il capo sempre coperto da un turbante. Qui non basta togliersi le scarpe e mettersi i calzini o le pedule: bisogna camminare scalzi ed il capo deve essere coperto da un fazzoletto. |
Uno dei fedeli, non contento del pediluvio, si china, raccoglie un po' d'acqua dalla vasca col palmo della mano e la avvicina alle labbra. |
Evitiamo con cura di farci propinare una pappetta di farina, burro e miele che viene offerta ai fedeli che hanno visitato il tempio. Scendiamo a fianco della grande vasca piena di grossi pesci gatto e carpe. |
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